Infinito
L'infinito è considerato una forma verbale a morfologia ridotta, che non possiede, ovvero, flessione di Persona né consta di un variegato panorama di tempi verbali: si limita infatti a indicare l'azione; una voce univoca, indeterminata, che può far riferimento a qualsiasi persona, a qualsiasi numero (singolare o plurale) e a qualsiasi tempo.
Esso si compone di una radice invariabile e di una desinenza che termina in base alle tre coniugazioni (-are, -ere, -ire) e coniuga esclusivamente alle forme presente (Es: stare, scrivere, colpire) e passato, per le quali ricorre agli ausiliari essere e avere (Es: essere stato, avere scritto, avere colpito). Questa flessione ridotta comporta delle restrizioni d'uso a livello predicativo; per questo motivo, l'infinito figura tra i modi non finiti della lingua italiana.
Mentre alcune caratteristiche del verbo restano intatte, data la non flessibilità della forma, altre, invece, si modulano in base alla funzione sintattica della parte del discorso a cui si vanno a combinare. Possono pertanto assumere funzioni pari a nomi, aggettivi, avverbi.
Le proprietà caratteristiche di questo modo verbale, dunque, sono molteplici; vediamo come interagisce con elementi quali voci verbali, preposizioni e proposizioni:
- si accosta a verbi modali per attribuire una specifica modalità all'azione (posso venire in treno);
- può essere retto da una proposizione cui è anteposto un verbo non modale (vado a scrivere);
- può svolgere funzione di nome (ho voglia di dormire);
- introduce proposizioni subordinate di diverso tipo (invece di scrivere, ascolta la lezione).
Questo modo, anche detto impersonale, svolge la sua funzione principale in frasi esclamative, interrogative e imperative negative (non punirlo!, parlarmi in quel modo! Chi si crede di essere?).
Per esprimere, dunque, concetti generici e in maniera indeterminata, facciamo ricorso al modo infinito, che evoca in maniera semplice e diretta, il naturale significato del verbo, così come lo si trova sui dizionari della lingua italiana.
Per un approfondimento sui tempi verbali dell'infinito e gli altri citati, coniugazioni comprese, vi rimandiamo agli appositi paragrafi, nella rubrica dedicata.