La metafora
All'interno della vasta categoria delle figure retoriche troviamo qualcosa che ha vagamente a che fare con la similitudine, con la differenza, in questo caso, di non trovare avverbi o locuzioni avverbiali a sostegno. Tale figura si identifica nella metafora, ovvero un significato essenzialmente astratto sostituente un determinato termine o concetto.
L'evocazione di figure e immagini della massima espressività, l'apportare nuovi significati semantici alla frase in oggetto, il comunicare attraverso espedienti che stimolino sensazioni forti e attraenti, rappresentano la finalità d'uso di questo artificio del discorso.
L'utilizzo di tale figura retorica è volto a sovrapporre un nuovo significato, una forte immagine evocata al termine originario oggetto della trasformazione, con il quale, peraltro, il termine metaforico ha una sorta di attinenza, un qualche rapporto di somiglianza sul quale si sviluppa tale trasferimento concettuale.
Alcuni esempi per chiarire meglio che tipo di immagini si possano ottenere attraverso l'uso della metafora: si chiamano ad esempio “verdi” gli anni che contraddistinguono la giovinezza (gli anni verdi) o si può dare a qualcuno della “volpe” per identificarne la furbizia (sei una volpe!) e così via, si andranno a ricercare immagini più o meno evocative di ciò che normalmente, attraverso semplici parole concrete, andremmo a evidenziare.