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I pronomi personali
Altra parte invariabile del discorso che in questa sede vogliamo approfondire è quella del pronome, elemento linguistico che svolge una “sostituenza” anaforica e deittica, in riferimento al contesto relativo all'espressione linguistica alla quale si sostituisce. Il pronome, infatti, si usa come sostituente alle varie parti del discorso (nomi, aggettivi, sintagmi o intere proposizioni.
Sono definiti pronomi deittici quelli che fanno riferimento diretto alla situazione discorsiva nella quale si introducono, es: È lei la promessa sposa; e pronomi anaforici quelli che riconducono ad elementi singolidel contesto cui prendono parte, es: Ecco il fratello di Mario. Lui ha studiato a Parigi.
I pronomi detti personali, hanno la funzione principale di indicare i partecipanti al discorso e, oltre a questa, possono far riferimento a elementi quali sintagmi preposizionali o aggettivali, mentre non possono essere accostati ad aggettivi o sintagmi in funzione attributiva.
Sono flessi per persona, genere, numero e funzione: quest'ultima può essere di soggetto o di oggetto. I pronomi usati come complemento possono essere tonici (dotati di accento proprio e sono presenti in quasi tutti i contesti in cui appaiono dei sintagmi, es: È lui che è uscito) o atoni (privi di accento proprio, si appoggiano al verbo, al quale vengono anteposti o posposti immediatamente, es: lo guardo stasera).
Ecco un piccolo schema per un apprendimento veloce dei pronomi personali, nelle varie funzioni:
In funzione di soggetto:
1a, 2a, 3a persona singolare: io, tu, egli/ella/esso - plurale: noi, voi, essi/esse.
In funzione di complemento/forma tonica:
1a, 2a, 3a persona singolare: me, te, lui/lei/sé - plurale: noi, voi, loro/sé.
In funzione di complemento/forma atona:
1a, 2a, 3a persona singolare: mi, ti, lo (gli, ne)/la (le, ne)/si - plurale: ci, vi, li (ne)/le (ne)/si.
Nota: non commettete mai l'errore di ripetere il pronome personale, dando luogo a spiacevoli espressioni come “a me mi piace” (si dice “a me piace”) o di usarlo nella stessa funzione di un nome che nella frase è già presente, es: “al nipote il nonno deve dire... ” e non “al nipote il nonno deve dirgli... ”, ecc.