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I pronomi possessivi
Come già approfondito nel paragrafo dedicato ai pronomi personali, per introdurre la categoria linguistica dei pronomi possessivi, è necessaria una premessa:
l'uso del pronome, nella grammatica italiana, prevede la sostituzione del nome o di altre parti del discorso. Questa “sostituenza” è detta deittica quando l'intero contesto consta di un riferimento diretto nei confronti del pronome che si va ad introdurre, es: È lui il disertore (la frase ci indica l'attribuzione data al nome espresso con il pronome “lui”), mentre viene denominata anaforica quando soltanto i singoli elementi del contesto in cui il pronome va ad operare vi fanno riferimento, es: Ti presento la sorella di Andrea. Lei ha organizzato la festa.
In questo caso, il pronome “lei” trova riferimento diretto soltanto nella parte della frase che introduce la persona di cui si parla, cioè la sorella.
Si parla di pronomi possessivi quando si ha una sostituzione del nome volta a indicare l'appartenenza della persona, dell'animale o della cosa a cui l'enunciato fa riferimento.
Essi sono, alla 1a, 2a, 3a persona singolare: mio, tuo, suo/sua e plurale: nostro, vostro, loro.
Solo alla 3a persona troviamo invece proprio e altrui.
La loro funzione è duplice: possono infatti svolgere funzione di aggettivi qualificativi, tanto quanto quella di semplici pronomi, forma sotto la quale occorre sempre posporli all'articolo: il mio libro, il tuo diario, la sua penna, il loro gatto, ecc.
È importante ricordare che:
- suo si usa solo quando il possessore è uno,
es: hanno distrubuito i libri: Lucia ha preso il suo?;
- loro si usa quando invece sono due o più,
es: ho portato le copie e anche alle tue amiche ho dato le loro;
- proprio si può sostituire a suo e loro, solo in caso il possessore sia anche il soggetto della frase,
es: tra tutti gli alunni Anna e Mauro non riuscivano a vedere i propri;
- altrui è usato in caso di possessore indefinito,
es: ho reso pubblica quell'informazione per il bene altrui.
Il pronome possessivo può inoltre essere d'uso con valore sostantivato, in frasi come questa:
Ognuno è libero di dire la sua, ovvero: ognuno è libero di dire la propria opinione.